Il leasing è il contratto con il quale un soggetto (utilizzatore o conduttore) acquista da un altro soggetto (locatore o concedente) il godimento di un bene (mobile o immobile) fatto acquistare o costruire su sua indicazione da un terzo (fornitore), con facoltà, al termine della locazione, di diventare proprietario dietro versamento di un prezzo (opzione di riscatto o di acquisto). Tuttavia, in molti casi, i contratti di leasing possono includere clausole che portano all’applicazione di interessi usurari, andando oltre il limite consentito dalla legge. In questo articolo, esploreremo in dettaglio come riconoscere e contrastare l’usura nei contratti di leasing.
Ai fini del rilevamento della pattuizione di interessi usurari, bisogna confrontare il Teg (tasso effettivo globale) del leasing con il tasso soglia di quel trimestre.
Cos’è l’usura nel leasing e come identificarla
L’usura si verifica quando il Tasso Effettivo Globale (TEG) applicato a un contratto di leasing supera il tasso soglia stabilito dalla Banca d’Italia per quel trimestre. Il TEG include non solo il tasso d’interesse nominale, ma anche tutte le spese accessorie correlate al finanziamento, come spese di istruttoria, commissioni e penali. Ai sensi dell’art. 644 del Codice Penale, un contratto di leasing con interessi che superano il tasso soglia è considerato usurario. In tali situazioni, secondo l’art. 1815 del Codice Civile, la clausola sugli interessi è nulla, e il debitore è tenuto a restituire solo il capitale.
Questa problematica è particolarmente diffusa nei contratti di leasing immobiliari e strumentali, dove possono essere presenti costi occulti che influiscono significativamente sul TEG, rendendo il contratto non conforme alla normativa vigente.
Tipologie di leasing e i rischi di usura
I contratti di leasing possono essere classificati in diverse tipologie, ognuna con le proprie peculiarità:
- Leasing automobilistico e aeronavale: utilizzato per finanziare l’acquisto di veicoli, navi e aeromobili. Spesso i tassi applicati, soprattutto in caso di leasing per flotte aziendali, possono essere elevati.
- Leasing strumentale: dedicato a macchinari, attrezzature, impianti e arredi. Qui l’usura può manifestarsi attraverso costi aggiuntivi non esplicitamente indicati nel contratto.
- Leasing immobiliare: utilizzato per finanziare immobili già costruiti o da costruire. In questi contratti, l’usura si annida spesso nelle spese di attualizzazione e nei tassi di mora, che possono superare i limiti consentiti dalla legge.
Quando si valuta un contratto di leasing, è fondamentale analizzare tutte le voci di spesa incluse nel calcolo del TEG, in modo da verificare che non superi il tasso soglia. Tra i costi rilevanti vi sono:
- Spese di istruttoria e consulenza
- Assicurazioni obbligatorie
- Penali per estinzione anticipata
- Interessi di mora applicati in caso di ritardato pagamento
La normativa sull’usura nel leasing: cosa prevede la legge
Secondo la Legge 108/1996, il tasso soglia è determinato trimestralmente e pubblicato dalla Banca d’Italia. In caso di superamento di questo tasso, il contratto è considerato nullo nella parte relativa agli interessi, e l’utilizzatore è tenuto solo alla restituzione del capitale. Inoltre, l’art. 1815 del Codice Civile prevede che se il TEG supera il tasso soglia, il locatore perde il diritto a richiedere gli interessi, costringendolo a restituire quanto indebitamente percepito.
Un esempio comune riguarda i contratti di leasing stipulati prima del 1997, che possono essere soggetti a usura sopravvenuta, ovvero il superamento del tasso soglia durante la durata del contratto a causa di variazioni nei tassi di mercato.
Aggiornamenti 2024
La normativa italiana sull’usura nel leasing, delineata principalmente dalla Legge 108/1996 e dall’articolo 1815 del Codice Civile, è rimasta sostanzialmente invariata. Tuttavia, negli ultimi anni, la giurisprudenza ha fornito interpretazioni significative che influenzano l’applicazione pratica di queste disposizioni.
- Inclusione dei costi assicurativi nel calcolo del TEG: La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 3545 del 7 febbraio 2024, ha stabilito che, nei contratti di leasing, i costi delle polizze assicurative devono essere inclusi nel calcolo del Tasso Effettivo Globale (TEG) ai fini della verifica del superamento del tasso soglia di usura. Questa decisione sottolinea l’importanza di considerare tutte le spese accessorie collegate al contratto nel calcolo del TEG.
- Determinazione del tasso soglia per gli interessi moratori: Con l’ordinanza n. 3930 del 13 febbraio 2024, la Corte di Cassazione ha chiarito che, per i contratti di leasing immobiliare stipulati prima del 25 marzo 2003, in assenza di rilevazioni specifiche sui tassi di mora, il tasso soglia per gli interessi moratori deve essere calcolato facendo riferimento al Tasso Effettivo Globale Medio (TEGM) senza maggiorazioni. Per i contratti successivi a tale data, si applica una maggiorazione del 2,1% al TEGM per determinare il tasso soglia degli interessi moratori.
Considerazioni sull’usura sopravvenuta:
La questione dell’usura sopravvenuta, ovvero il superamento del tasso soglia durante la vigenza del contratto a causa di variazioni nei tassi di mercato, è stata oggetto di dibattito. La giurisprudenza recente tende a escludere l’applicabilità dell’usura sopravvenuta, sostenendo che la valutazione dell’usurarietà deve essere effettuata al momento della stipula del contratto. Pertanto, eventuali variazioni successive dei tassi di interesse non incidono sulla validità delle clausole contrattuali originarie.
Sebbene la normativa di base sull’usura nel leasing non abbia subito modifiche sostanziali, le recenti pronunce giurisprudenziali hanno fornito chiarimenti importanti sull’inclusione di specifici costi nel calcolo del TEG e sulla determinazione del tasso soglia per gli interessi moratori. È fondamentale, pertanto, considerare queste interpretazioni giurisprudenziali nell’analisi dei contratti di leasing per valutare correttamente la conformità alle disposizioni antiusura.
Esempio pratico di usura in un contratto di leasing immobiliare
Consideriamo il caso di un leasing immobiliare stipulato nel 2006 per un valore complessivo di 1.500.000 euro, con un canone iniziale di 60.000 euro e rate mensili di 10.450,50 euro per 179 mesi. Il tasso nominale annuo è fissato al 4,92%, mentre il tasso di mora è pari all’11%, ben oltre il tasso soglia di 8,97%. Questo comporta la nullità della clausola sugli interessi, rendendo il contratto usurario.
Un altro problema rilevato è la discrepanza tra il tasso indicato e quello effettivamente applicato. Spesso, i costi di attualizzazione e altre spese nascoste non vengono correttamente calcolati nel TEG, portando a un sovraccarico per il debitore.
Anomalie nei contratti di leasing: come riconoscerle
Le principali anomalie che si riscontrano nei contratti di leasing includono:
- Usura pattizia: presente sin dalla stipula del contratto.
- Usura sopravvenuta: causata da variazioni nei tassi di mercato su contratti a lungo termine.
- Indeterminatezza delle condizioni (L. 154/92): termini contrattuali vaghi che possono nascondere costi aggiuntivi.
- Differenza tra TAEG dichiarato e reale, dovuta a spese nascoste.
- Costi occulti che non vengono inclusi nel calcolo del TEG, ma che influiscono sul costo totale del finanziamento.
Come evitare errori nel calcolo dell’usura
Molti operatori del settore cadono nell’errore di calcolare l’usura sommando il tasso corrispettivo con il tasso di mora. Questa metodologia è scorretta, poiché non considera tutte le possibili variabili contrattuali che possono incidere sul TEG. È essenziale valutare l’impatto di penali, costi di attualizzazione e altre voci di spesa, soprattutto in caso di inadempimento contrattuale.
Per questo motivo, una perizia accurata è indispensabile per rilevare eventuali irregolarità nei contratti di leasing. La perizia permette di:
- Calcolare il TAEG effettivo
- Individuare costi occulti che incidono sul superamento del tasso soglia
- Analizzare l’impatto degli interessi di mora
- Considerare scenari di estinzione anticipata e relativi costi
A chi è rivolta la nostra analisi
Il nostro servizio è destinato principalmente a:
- Debitori in difficoltà che non riescono più a sostenere i pagamenti e rischiano la risoluzione del contratto.
- Imprese in bonis che intendono recuperare interessi pagati in eccesso a causa di clausole usurarie.
- Privati che hanno ricevuto decreti ingiuntivi o altri atti esecutivi e desiderano opporsi legalmente.
Se ti trovi in una situazione di difficoltà e sospetti che il tuo contratto di leasing contenga clausole usurarie, contattaci per una preanalisi gratuita. Potresti recuperare somme significative e ridurre il tuo indebitamento.
Documenti necessari per avviare l’analisi
Per procedere con la valutazione del tuo contratto, avrai bisogno di:
- Copia del contratto di leasing originale
- Documento di sintesi rilasciato dall’istituto di credito
- Estratti conto relativi ai pagamenti effettuati
Contattaci all’indirizzo info@debitobancario.it per ottenere un’analisi gratuita e scoprire se il tuo contratto è soggetto a usura. Non aspettare, potrebbe essere l’occasione per ridurre il tuo debito e tutelare i tuoi diritti.
maria paola pilloni
Buongiorno, nel 2008 abbiamo firmato un contratto di leasing immobiliare durata 18 anni, nel 2015 abbiamo chiesto e ottenuto l estinzione anticipata del contratto. Ora vorremo far analizzare il contratto compreso il prezzo di riscatto applicato. Vorremo conoscere condizioni e modalità applicate. Graie
saluti
maria paola pillono
Debito Bancario
Buon giorno, ci invii il contratto, il documento di sintesi e l’estinzione anticipata a info@debitobancario.it
maurizio luziatelli
Buona sera, sono da 12 mesi subentrato ad un contratto di leasing immobiliare a tasso fisso 6.70% stipulato dal , leggendo il contratto ho notato che gli interessi di mora sono pari al tasso di soglia vigente alla stipula + 3.15 punti percentuali.
volevo sapere se per tasso di soglia vigente alla stipula si intende il tasso pubblicato in gazzetta dalla banca d’italia
grazie cordiali saluti
Debito Bancario
si
Massimiliano Tognon
ritengo che nel leasing finanziario, volto esclusivamente al trasferimento di un immobile, il riscatto (maxirata finale) vada computato fra tutte le spese accessorie diverse da tasse o tributi.
Dino
Buongiorno,
Adesso con la nuova sentenza delle sezioni unite in cassazione del 18.09.2020 e l’applicazione del Art.1224 comma 1 codice civile , tutte le cause in corso su usura mutuo e gratuita degli interessi Andranno perse e non ha piu senso fare causa ?
Quindi gli usurai potranno agire quasi indisturbati senza rischiare nulla
Grazie x le risposte
Dino
Gianluca
Buongiorno, a maggio del 2022 l’azienda con cui lavoravo mi ha acquistato un’auto in leasing, versando la mia auto personale come caparra confermatoria, ad ottobre 2022 l’azienda viene confiscata dalla guardia di finanza, successivamente le rate del leasing non sono state più pagate, c’è da dire che l’auto acquistata era ad uso esclusivo mio come accordo con l’azienda come premio di lavoro non pagando io personalmente le rate, ad oggi ho il rischio che l’azienda leasing richiede l’auto rimanendo a piedi. Ho richiesto un saldo stralcio del debito che pagherei io personalmente ma l’azienda leasing/finanziaria non ha risposto, come devo comportarmi, grazie.