In questo periodo, il nuovo governo Meloni è impegnato sulle delicate e importanti tematiche legate alla pace fiscale prevista dal decreto legge n. 119 del 2018 nella legge di bilancio del 2023.
Stando alle ultime notizie, a essere presi in forte considerazione sono argomenti come la rottamazione delle cartelle e il saldo e stralcio.
Ad essere presi in considerazione sono sopratutto i debiti verso il Fisco fino e non superiori ai 1000 euro, per i quali, secondo il nuovo governo, sarebbe previsto il condono con conseguente cancellazione del soggetto interessato all’ufficio dei debiti.
Che dire un vero e proprio passo verso la pace fiscale 2023.
Pace fiscale 2023 su saldo e stralcio
Una cosa assai interessante, che dovrebbe essere prevista nelle manovre per la pace fiscale del 2023, è la possibilità dei debitori di accedere al saldo e stralcio.
Parliamo di una particolare agevolazione fiscale, che consente di pagare solo una parte del debito dovuto, in tempi stabiliti, in particolare sono interessate cartelle fino a 3000 euro, per le quali sarebbe sufficiente risarcire il fisco per il 20% del totale dovuto.
Quello che non è chiaro e da verificare, è se verranno introdotti, come requisiti per accedere al saldo e stralcio, resoconti relativi al reddito pro capite.
Leggi: Liberatoria per saldo e stralcio
La rottamazione Quater
Come nuova aggiunta delle nuove riforme in campo fiscale nella legge di Bilancio 2023, a trovare spazio di manovra potrebbe essere anche una nuova forma di rottamazione delle cartelle: la rottamazione Quater.
La rottamazione Quater, quindi interverrebbe per i debiti che non sono rientrati nel saldo e stralcio (fino e non superiori a 3000 euro), perché superiori.
Vi sarebbero ulteriori notizie, ancora da verificare, che parlerebbero anche di azzeramento degli interessi e delle sanzioni. Non è ancora esclusa dalla manovra una riapertura dei termini per la rottamazione Ter.
Per quando sarà prevista la nuova rottamazione delle cartelle?
Ma a questo punto quello che risulta importante sapere è: quando è prevista la nuova rottamazione delle cartelle? Sappiamo che il 30 Novembre 2022 scadono di fatto i termini relativi alle rate della rottamazione 2022, ma il governo Meloni avrebbe tutta l’intenzione di inserire nella nuova legge di bilancio, l’introduzione di una nuova rottamazione quella sopra citata: la rottamazione Quater, così da avanzare un passo in più verso la nuova pace fiscale 2023.
Ma quali sono le cartelle a rientrare nel condono? E i debiti che invece rientrano nel saldo e stralcio?
Quali cartelle rientrano nel condono?
Con la panoramica attuale, e in attesa di una possibile pace fiscale 2023, sappiamo che le cartelle a rientrare nel condono, sono quelle che tra il 2000 e il 2010 sono state affidate ad agenzie per la riscossione dei crediti, in pratica prima a Equitalia e adesso all’Agenzia delle Entrate.
Quali debiti rientrano nel saldo stralcio?
In questo caso ancora una volta sappiamo che i debiti che rientrano nel saldo e stralcio, sono tutti quei carichi, che derivano da pagamenti dovuti non versati in autoliquidazione in base alle dichiarazioni annuali, e anche tutti quelli derivati da contributi e previdenze dovuti da chi è iscritto alle casse professionali oppure alle gestioni previdenziali di lavoratori autonomi.
Petru
Con una sofferenza di 27.000 ci si rientra nel condono o a saldo stralcio ?