Il registro informatico dei protesti è un database al cui interno è presente l’elenco di tutti i nominativi dei cosiddetti cattivi pagatori, ossia coloro che non hanno pagato assegni oppure hanno lasciato insolute delle cambiali.
Questo registro serve al pubblico come forma di tutela, onde evitare di stringere rapporti finanziari ed economici con queste persone.
Quando si decide di intraprendere un rapporto d’affari con un potenziale socio, bisogna verificare subito se questi non sia iscritto nel registro informatico dei protesti.
Istituito col Decreto Legge n. 316/2000 da parte del Ministero dell’Industria, questo registro serve per verificare la solvibilità e lo status di buon pagatore di un potenziale socio.
In fondo, il suo scopo è quello di tutelare gli imprenditori che intraprendono la via dei rapporti finanziari o economici con determinati soggetti.
Adesso la domanda è: “Come si viene inseriti nel registro informatico dei protesti?”.
Di seguito la risposta.
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Come si viene inseriti nel registro dei protesti
Vengono inseriti nel registro informatico dei protesti coloro che hanno emesso assegni scoperti, non hanno pagato cambiali (pagherò e tratte) e per mancata accettazione di cambiali.
La Camera di Commercio, ricevuti gli elenchi, entro dieci giorni provvederà alla pubblicazione in due distinte sezioni: una che riguarda i protesti che rientrano nei primi 15 giorni del mese e l’altra i protesti che partono dal 16° giorno in poi.
Per ogni soggetto protestato vengono riportati con dovizia di particolari tutti i dati necessari per evitare di incorrere in casi di omonimia.
Nello specifico, va indicata la data di nascita, il codice fiscale e il luogo di residenza del debitore protestato.
Nel prossimo paragrafo vedremo come è possibile uscire da questo registro e la durata dell’iscrizione.
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Come uscire dal Registro dei Protesti e quanto dura l’iscrizione?
Per uscire dal registro informatico dei protesti è necessario che il debitore saldi la cambiale o le cambiali protestate entro un anno a partire dalla data in cui è stato iscritto. Naturalmente, la cancellazione deve essere approvata dal Presidente del Tribunale.
Invece, se il debito non viene saldato, il soggetto protestato, oltre a subire il pignoramento dei propri beni, rimarrà iscritto per 5 anni.
Vediamo di seguito come consultare il registro.
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Come consultare il Registro dei Pretesti
Il registro informatico dei protesti può essere consultato facendone richiesta di accesso alla Camera di Commercio. Tramite il database si può velocemente risalire sia allo stato di insolvenza dell’interessato che di un altro soggetto protestato.
Previa richiesta, si possono estrarre gli elenchi parziali in base a specifici parametri, ma anche ottenere il totale degli elenchi, i quali però includono soltanto colui che è stato iscritto nei 15 giorni che precedevano la richiesta.
Per avvalersi di alcune tipologie di servizi è necessario pagare i diritti di segreteria, richiedendo la stampa di una visura inerente a uno specifico soggetto protestato o nominativo, oppure di un certificato che attesta la presenza del protesto all’interno del registro.
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