Nel caso di recupero crediti da persona deceduta, l’articolo 754 del Codice Civile stabilisce che sono gli eredi a dover saldare il debito in proporzione alla quota ereditaria stabilita per ognuno di essi.
I debiti ereditari sono dei debiti che pendevano sulla persona defunta fino al momento della sua morte e che si trasmettono ai soggetti che le succedono per legge o per testamento, insieme al patrimonio lasciato loro in eredità.
Tuttavia l’erede diviene tale solo nel momento in cui accetta l’eredità del de cuius (il soggetto della cui eredità), espressamente o tacitamente: ciò vuol dire che i successibili sono semplicemente “chiamati all’eredità” e non diventano automaticamente eredi, ma acquisiscono il titolo di eredi solo attraverso un’accettazione formale al cospetto di un notaio.
Il diritto ereditario o successorio consiste nell’insieme di norme che regolano tutto ciò che riguarda il patrimonio di una persona fisica nel periodo successivo alla sua morte. Per questo i soggetti coinvolti nelle successioni sono il de cuius e i successori, ovvero coloro che subentrano nel patrimonio.
Per procedere al recupero dei crediti da persona deceduta occorre perciò rintracciarne gli eredi, ma questa non si rivela sempre un’operazione facile, per cui è consigliabile richiedere l’assistenza di un avvocato e rivolgersi a un’agenzia investigativa.
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Recupero crediti da persona deceduta: gli eredi
Effettuare una richiesta di pagamento contestualmente alla morte del debitore potrebbe quasi certamente non produrre risultati, se prima non sono state completate le pratiche di successione e non vi è stata l’accettazione all’eredità da parte dei successori.
Perciò, prima dell’accettazione dell’eredità, qualsiasi notifica agli eredi dev’essere effettuata presso l’ultimo indirizzo di residenza del defunto, pena la loro illegittimità e la mancanza di valore delle richieste di pagamento.
Successivamente all’accettazione dell’eredità, invece, i creditori possono trasmettere gli atti giudiziari presso l’indirizzo di residenza di tutti gli eredi, che devono provvedere a saldare i debiti ereditati, pagando proporzionalmente alle rispettive quote ereditarie, a meno che non vi sia una disposizione testamentaria che indichi istruzioni differenti.
Infatti, in caso di pignoramento l’erede non deve rispondere per le passività lasciate dal de cuius, ma solo in relazione alla parte che corrisponde alla sua quota ereditaria. Il creditore, per ottenere l’intero credito dagli eredi, dovrà necessariamente rivolgersi ad ognuno di essi.
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Accettazione con beneficio di inventario
Un successore che voglia tutelarsi dai debiti lasciati dal defunto può usufruire dell’accettazione dell’eredità con beneficio di inventario: tale procedura è disciplinata dall’articolo 490 del Codice Civile e permette all’erede di ereditare tutti gli eventuali crediti e di sanare i debiti contratti in vita dal de cuius utilizzando esclusivamente il patrimonio di quest’ultimo e non il proprio.
Per procedere all’accettazione con beneficio d’inventario, l’erede deve presentare apposita richiesta con relativa iscrizione nel Registro delle Successioni o comunicazione al Tribunale. Entro tre mesi dalla dichiarazione dev’essere redatto un inventario di tutti i beni mobili e immobili del defunto: da questo momento il soggetto ha 40 giorni di tempo per accettare o meno l’eredità. Nel caso in cui l’erede non detenga i beni del defunto, il tempo per richiedere l’accettazione con beneficio di inventario si allunga a 10 anni.
In questo caso il creditore si trova dinanzi a due limiti: non può chiedere un importo maggiore rispetto alla relativa quota di eredità e, in caso di inadempimento, può ricorrere al pignoramento dei soli beni che l’erede ha ricevuto con la successione e non di quelli che possedeva precedentemente al decesso del de cuius.
Invece, se l’erede compie delle azioni che lasciano intendere la sua accettazione dell’eredità, come ad esempio la vendita di un bene del de cuius, perde il diritto di accettare l’eredità con beneficio d’inventario e diventa erede totale dell’intero patrimonio e dunque responsabile anche degli eventuali debiti presenti.
Come trovare gli eredi del de cuius
Un creditore che debba recuperare il credito da una persona deceduta ha come prima necessità quella di reperire in prima istanza tutti i dati e le informazioni relativi al defunto, e subito dopo di trovare i dati anagrafici di tutti gli eredi e verificare che questi abbiano o meno accettato l’eredità.
In questo caso il metodo più efficace e veloce è quello di rivolgersi ad agenzie investigative specializzate in indagini per recupero crediti, che sono in grado di trovare gli eredi e di capire se hanno accettato l’eredità, e in tal caso anche se lo hanno fatto con beneficio di inventario.
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