Quando si sottoscrive un finanziamento, spesso viene richiesto un garante per tutelare la banca o la finanziaria nel caso il debitore principale non sia in grado di onorare il debito. Tuttavia, quando sorgono difficoltà economiche, molti si chiedono chi tra il debitore e il garante verrà perseguito per primo in caso di mancato pagamento. In questo articolo, esploreremo in dettaglio i rischi e le conseguenze legate a questa situazione.

Quando un debitore principale, come nel caso di un suocero, non riesce a onorare un finanziamento, la responsabilità ricade anche sul garante. La banca o l’istituto finanziario può agire sia nei confronti del debitore principale sia del garante, spesso scegliendo la via più efficace per recuperare il credito. Questo significa che, in caso di inadempimento del debitore, il creditore può rivolgersi direttamente al garante per ottenere il pagamento del debito residuo. La Legge Per Tutti

È importante sottolineare che il garante, una volta adempiuto al pagamento, ha il diritto di rivalersi sul debitore principale per recuperare le somme versate. Questo diritto, noto come “azione di regresso”, consente al garante di richiedere al debitore la restituzione del capitale pagato, degli interessi legali e delle spese sostenute. La Legge Per Tutti

Per evitare tali conseguenze, è consigliabile valutare soluzioni alternative come il saldo e stralcio, che prevede un accordo tra debitore e creditore per estinguere il debito con il pagamento di una somma inferiore a quella dovuta. Inoltre, è opportuno verificare la presenza di eventuali irregolarità nel contratto di finanziamento, che potrebbero offrire margini di contestazione o rinegoziazione.Signor Prestito

Chi viene perseguito per primo: il debitore o il garante?

La finanziaria ha la facoltà di agire sia nei confronti del debitore principale che del garante, ma solitamente preferisce perseguire chi offre maggiori possibilità di recupero del credito.

  • Priorità verso il debitore: In genere, la finanziaria inizierà cercando di recuperare il debito direttamente dal debitore principale. Tuttavia, se quest’ultimo risulta nullatenente o difficilmente aggredibile, la finanziaria può rivolgersi immediatamente al garante.
  • Possibili azioni sul garante: Il garante è visto come una seconda linea di sicurezza per il creditore. Se il garante possiede beni o un reddito stabile, potrebbe diventare il bersaglio preferito per un’azione di recupero.
  • Differenza tra garante e fideiussore: È importante distinguere tra il ruolo di garante e quello di fideiussore. Il fideiussore è responsabile in solido con il debitore, il che significa che il creditore può agire contemporaneamente contro entrambi.

In sintesi, in caso di inadempimento del debitore principale, il creditore può agire sia nei confronti del debitore sia del garante, privilegiando la soluzione più efficace per il recupero del credito. Il garante, una volta effettuato il pagamento, può esercitare il diritto di regresso nei confronti del debitore. È quindi fondamentale esplorare tutte le opzioni disponibili per gestire la situazione in modo efficace e limitare le conseguenze finanziarie per tutte le parti coinvolte.

Come può difendersi il garante?

Nel caso in cui il garante venga chiamato a rispondere di un debito non pagato dall’altra persona, esistono alcune strategie che possono essere adottate per limitare i danni o addirittura evitare di dover pagare.

  • Verifica del contratto: È possibile contestare il contratto di finanziamento se presenta clausole abusive o irregolarità. Un’analisi legale approfondita può rilevare eventuali vizi che potrebbero invalidare l’obbligo del garante.
  • Negoziazione con la finanziaria: In alcuni casi, è possibile negoziare un accordo a saldo e stralcio per ridurre l’importo del debito da pagare.
  • Rinegoziazione del debito: Il garante può cercare di ottenere una rinegoziazione del piano di pagamento, soprattutto se dimostra di non avere i mezzi per pagare l’intero importo immediatamente.