L’ipoteca giudiziale è uno strumento creato per impedire a un debitore proprietario di un bene di venderlo. L’iscrizione dell’ipoteca avviene dopo un titolo esecutivo, il quale può essere un decreto ingiuntivo passato in giudicato e non opposto, una cartella esattoriale o una sentenza di condanna.
Ma cosa si intende esattamente per ipoteca giudiziale?
Vediamolo di seguito.
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Che cos’è l’ipoteca giudiziale
L’ipoteca giudiziale è la conseguenza di un provvedimento giudiziale, che potrebbe essere un decreto ingiuntivo passato in giudicato, una cartella esattoriale impugnate o una sentenza, il quale impone a un debitore di pagare il proprio debito.
L’ipoteca giudiziale viene applicata esclusivamente sui beni che si trovano all’interno del Registro Immobiliare della Conservatoria.
- L’iscrizione di un bene nel Registro della Conservatoria comporta dei costi, tutti a carico di colui che registra l’ipoteca e sono:
- 35 euro di tassa ipotecaria;
- 59 euro di imposta di bollo;
- il 2% del debito che ha dato vita all’iscrizione dell’ipoteca giudiziale;
- l’imposta di registro, che di solito è limitata allo 0,50% del debito su cui è stata chiesta l’ipoteca, ma che può arrivare al 2% se il debito viene riconosciuto tramite atto;
- i costi dell’onorario.
Come cancellare l’ipoteca giudiziale?
Vediamolo nel prossimo paragrafo.
Come cancellare l’ipoteca giudiziale
Per cancellare l’ipoteca giudiziale occorre presentare agli uffici competenti formale domanda, che diventa valida nei seguenti casi:
- il debito è stato estinto;
- è stata effettuata sulla proprietà ipotecaria una dichiarazione di perimento, che altro non è che un annientamento giuridico e fisico di un bene inutilizzabile;
- la rinuncia al credito da parte del creditore formalizzata per iscritto;
- il bene che è stato soggetto a ipoteca viene forzatamente venduto.
Tutti questi casi vanno provati tramite documentazione valida. Inoltre, per poter dar vita alla procedura di cancellazione dell’ipoteca, tutte le parti coinvolte sono chiamate a sottoscrivere presso un notaio l’atto ufficiale, sia in forma scritta privata che pubblica.
Una volta sottoscritto, l’atto ufficiale andrà consegnato al giudice, il quale provvederà a valutare se la richiesta è fattibile o meno. Se la valutazione è positiva, lo stesso giudice estinguerà tramite sentenza l’ipoteca giudiziale.
Se tale ipoteca riguarda un mutuo, quando questo viene estinto, la banca comunicherà l’estinzione agli uffici competenti. Per cancellare l’ipoteca, questo passaggio è importantissimo.
Quanto costa iscrivere un’ipoteca giudiziale? Vediamolo di seguito.
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Quanto costa l’iscrizione dell’ipoteca giudiziale
La procedura che porta alla cancellazione di un’ipoteca giudiziale comporta dei costi. Tali costi sono completamente a carico del debitore e riguardano:
- tasse e oneri di cancelleria, il cui costo ammonta a 94 euro;
- il costo pari allo 0,5%, da calcolare sul debito che ha dato vita all’ipoteca giudiziale.
Rispetto a quanto accade con le altre tipologie di ipoteca, la tempistica per rimuovere l’ipoteca giudiziale è piuttosto lunga.
In altre parole, è necessario attendere il completamente di tutti i passaggi presso il Tribunale, visto che è lo stesso giudice a dover ordinare la cancellazione.
Se, alla fine, l’estinzione del debito è completa, la cancellazione avviene d’ufficio; tuttavia, la tempistica resta ugualmente variabile, dal momento che tutto dipende dal Tribunale competente per il completamento della procedura burocratica.