A molti di voi potrà sembrare ridicolo, a tratti assurdo, ma che chi non paga i debiti non va in prigione e non può essere denunciato è un dato di fatto. Che si tratti di assegni scoperti, debiti con Equitalia, con la banca o chi che sia, non si rischia alcun procedimento penale e, in fin dei conti, chi è nullatenente non ha nulla da perdere giusto?
Sbagliato! Esistono infatti due casi, in cui il debitore rischia veramente grosso, il primo, è quando con il suo comportamento viola la legge con il chiaro intento di farlo e, il secondo, quando compie una frode nei confronti del creditore.
Analizziamo il caso.
Debiti non pagati, ecco quando è reato
Se chi non paga i debiti per cause non dovute alla sua volontà, può avvalersi della “bontà” della legge italiana evitando il carcere e la denuncia, l’articolo 641 cod. pen. Punisce pesantemente chi, al contrario, contrae un debito con l’intento preciso di frodare il suo creditore, simulando una disponibilità di denaro che invece non ha. Tale caso, paragonabile alla truffa, viene indicato con il nome d’ insolvenza fraudolenta, ed è punibile con il carcere fino a due anni o con una multa di 516€.
Facciamo un esempio.
Se una persona con il conto in rosso, si reca in un negozio di elettronica ed acquista l’ultimo Iphon pagandolo con un assegno scoperto commette reato, perché sa di non poterlo pagare.
Se un tizio chiede ad un suo amico dei soldi in prestito, garantendogli che glieli restituirà con il nuovo stipendio, ma in realtà è stato licenziato, commette reato.
Per far si che questi particolari truffatori paghino i propri debiti, bisogna sporgere querela entro 3 mesi dalla venuta a conoscenza del comportamento illecito: questo non esclude la possibilità di avviare eventuali azioni di recupero crediti, tra cui il pignoramento della prima casa.
IMPORTANTE! Si può essere denunciati per debiti non pagati o addirittura andare in galera, se e quando:
l’obbligazione assunta dal debitore abbia come oggetto ESCLUSIVO il pagamento di una somma, e non lo svolgimento di qualsivoglia attività;
nasconde o tace la sua incapacità a pagare
contrae un’obbligazione legalmente valida;
Solo in presenza di tutte e tre i fattori si ha l’insolvenza fraudolenta. Al venir meno anche solo di uno di questi infatti, si parla semplicemente d’insolvenza contrattuale.