Roma, [02/04/2025] – Si è tenuta oggi presso il Senato della Repubblica una conferenza stampa sul tema del caro energia e delle conseguenze economiche e sociali che ne derivano per famiglie e piccole imprese italiane. Tra i relatori principali, l’Avv. Elvira Carpentieri, Presidente del Centro Studi sulla Crisi Economica delle Famiglie Italiane, e l’Avv. Francesco Cacciola, Presidente dell’Osservatorio Nazionale sul Debito.
Durante il suo intervento, l’Avv. Carpentieri ha illustrato i dati più aggiornati sull’impatto del caro energia sull’indebitamento delle famiglie:
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+18,2% le spese energetiche nel secondo trimestre del 2025 rispetto al trimestre precedente
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Il 35% delle famiglie italiane ha destinato oltre il 10% del proprio reddito al pagamento delle bollette
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2.930 euro è la spesa annua media stimata per le forniture energetiche nel 2025
“L’aumento del costo dell’energia colpisce duramente soprattutto le famiglie più vulnerabili – ha dichiarato Carpentieri – in particolare quelle del Sud Italia, dove i redditi sono più bassi e la diffusione delle fonti rinnovabili è ancora limitata. Si sta innescando una spirale pericolosa: perdita del potere d’acquisto, aumento dell’indebitamento, disagio psicologico e nuove forme di esclusione sociale.”
L’Avv. Carpentieri ha sottolineato la necessità di un approccio più ampio e coraggioso, proponendo tre azioni concrete:
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Interventi strutturali sul costo della vita, con misure per stabilizzare i prezzi dell’energia e politiche abitative e sanitarie più efficaci
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Sostegno al reddito reale, attraverso la contrattazione, la lotta al lavoro povero e una fiscalità più equa
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Prevenzione e gestione del debito, con investimenti nell’educazione finanziaria, sportelli di consulenza accessibili e strumenti legali per chi è già in difficoltà
A seguire, l’Avv. Francesco Cacciola ha posto l’attenzione sulla condizione delle piccole e medie imprese italiane, anch’esse gravemente colpite dall’aumento dei costi energetici:
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+65% l’incremento dei costi per molte PMI nel 2025
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Il 70% delle imprese ha dovuto aumentare i prezzi
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Il 40% ha ridotto i servizi
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Il rischio di chiusura coinvolge il 15% delle aziende nel corso dell’anno
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+22,5% il costo dell’energia rispetto alla media europea
“Le imprese non ce la fanno più – ha dichiarato Cacciola – e spesso, anziché ricevere sostegno, vengono segnalate dalle banche, che rendono difficile l’accesso al credito. Così facendo, si accelera il rischio di fallimento.”
L’Avv. Cacciola ha invocato interventi urgenti e strutturali, proponendo:
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La trasformazione dei debiti in forme sostenibili
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Il rafforzamento delle garanzie pubbliche
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L’agevolazione del credito per le imprese
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L’incentivazione del passaggio alle energie rinnovabili per ridurre la dipendenza dalle fonti fossili e dalla speculazione internazionale
Al termine dell’incontro, gli Avvocati Carpentieri e Cacciola hanno ricevuto un riconoscimento per l’impegno sociale dimostrato negli anni nella difesa delle fasce più fragili della popolazione.
“La vera sfida – concludono – è smettere di mettere cerotti su ferite profonde. Serve una visione coraggiosa, che metta al centro le famiglie e le imprese, e costruisca una risposta concreta e duratura alla crisi.”