Come faccio a sapere se sono protestato? Quando un pubblico ufficiale o un notaio dispone e accerta l’atto di protesto.
Il protesto avviene quando viene emesso un assegno scoperto oppure una cambiale non è stata pagata. In entrambi i casi, si apre un procedimento giudiziario che comporta l’iscrizione dei soggetti interessati nel registro dei protesti.
Quali sono le conseguenze del protesto? Vediamolo di seguito.
Quali sono le conseguenze del protesto
La conseguenza del protesto è l’iscrizione al Registro Informatico dei Protesti, ossia una sorta di lista nera. Ciò avviene dopo che il debitore riceve l’avviso di levata, che è una comunicazione di avvio dell’iter.
Tutto questo comporta dei notevoli disagi per il debitore, che avrà enormi difficoltà per ottenere dei finanziamenti oppure per aprire un conto corrente.
Come faccio a sapere se sono protestato? Basta semplicemente consultate l’archivio informatico del Bollettino dei Protesti presso il sito Web della Camera di Commercio ed effettuare una ricerca per nominativo.
Una volta appurato che si è protestati, come è possibile cancellare il protesto, ad esempio, di una cambiale? Vediamolo di seguito.
Come cancellare il protesto di una cambiale
Per cancellare il protesto di una cambiale prima della decadenza automatica dopo 5 anni è necessario pagarla entro 12 mesi dalla levata oppure, dopo i 12 mesi, ottenere da parte del Tribunale la riabilitazione in base a quanto stabilito dall’art. 17 della legge 108/1996.
Nel primo caso, il debitore deve presentare l’istanza di cancellazione dal Registro Informatico dei Protesti al Presidente della Camera di Commercio competente a livello territoriale.
Alla domanda di cancellazione va allegato l’effetto protestato e la quietanza che attesta il pagamento della cambiale protestata, che deve essere sottoscritta dal beneficiario.
Nel secondo caso, il soggetto protestato deve inoltrare al Presidente del Tribunale regolare richiesta. Una volta che ha ottenuto la riabilitazione tramite Decreto, deve presentare presso la Camera di Commercio un’istanza di pubblicazione e di cancellazione del protesto.
Invece, per cancellare il protesto di un assegno come bisogna procedere? Vediamolo nel prossimo paragrafo.
Leggi: Come protestare una cambiale
Come cancellare il protesto di un assegno
Per cancellare il protesto di un assegno bisogna aspettare almeno un anno, anche se lo stesso viene pagato entro 60 giorni a partire dalla data di presentazione dell’incasso.
Se trascorrono i canonici 12 mesi dalla data in cui è stato pubblicato il protesto, il soggetto interessato deve inoltrare la richiesta di riabilitazione al Presidente del Tribunale territorialmente competente.
Una volta che ha ottenuto il Decreto di riabilitazione, il debitore deve presentare un’istanza di pubblicazione del protesto presso la Camera di Commercio del luogo di residenza, compresa la richiesta di cancellazione.
Nel prossimo paragrafo parleremo del caso dell’illegittima levata del protesto.
L’illegittima levata del protesto
Nel caso di un’illegittima levata del protesto di assegni o cambiali, la relativa domanda va presentata dagli stessi ufficiali levatori, dalle società di credito oppure da chi ritiene di aver subito una procedura di proteso erronea o illegittima.
Per ciò che concerne l’istanza che il protestato ha presentato, di solito la Camera di Commercio si ritiene esente dalla levata del protesto, in quanto ritiene che i suoi poteri decisionali in merito sono limitati soltanto alle ipotesi di illegittimità o erroneità riguardanti la stessa levata.