A chi si trova in una situazione di sovra-indebitamento può capitare, prima o poi, di vedersi recapitare una lettera da parte di un recupero crediti.
In questi casi, non è facile capire come agire, cosa fare e soprattutto se è il caso di rispondere o meno. Vediamo quindi quelli che sono i punti fondamentali da tenere bene in mente quando ci si ritrova nella situazione di dovere interagire con una società di recupero crediti.
Cosa succede quando non si pagano i debiti
Quando non si pagano tutte le rate del debito può capitare di ricevere le telefonate da parte delle società di recupero crediti. Generalmente, non sono i creditori ad agire direttamente per ottenere l’adempimento dell’obbligazione, ma piuttosto società incaricate. Fra la società di recupero crediti e il creditore, da un punto di vista giuridico, c’è un rapporto di mandato.
Questo significa che le suddette società hanno un tempo limitato (il mandato ha infatti una scadenza) entro il quale devono adempiere. Tieni presente che la società di recupero crediti guadagna in proporzione al pagamento del debitore. Se non paghi, la società non guadagna nulla.
Ecco perché hanno interesse affinché tu paghi, a volte anche a costo di mettere in atto pratiche scorrette, che si trovano al confine con la legalità o che addirittura oltrepassano il limite, collocandosi nella sfera dell’illecito. Tu, in quanto debitore, hai il diritto di difenderti e per farlo devi conoscere le regole del gioco e gli strumenti di tutela.
Approfondisci qui per capire se puoi:
- bloccare le chiamate del recupero credito
- denunciare le società di recupero crediti
- come comportarsi con le società di recupero credito
Un altro schema con cui le società agiscono è quello della cessione del credito. Le società possono cioè rendersi acquirenti del credito.
Anche in questo caso la società, almeno per recuperare i costi dell’acquisto, cercherà di fare tutto il possibile per recuperare il credito.
Approfondisci: debito ceduto a agenzia di recupero crediti
L’attività di recupero crediti: diritti del debitore e procedura
L’attività di recupero crediti non è di per sé illegale. Tuttavia, deve svolgersi nel rispetto della legge, cosa che non sempre avviene.
Innanzitutto, può capitare di ricevere continue sollecitazioni telefoniche o attraverso lettere.
Ebbene, devi sapere che queste forme di comunicazione non hanno alcun valore legale. Laddove dovessi ricevere delle chiamate, il consiglio inoltre è sempre quello di chiedere all’interlocutore d’identificarsi: ciò garantirà che questo si comporti in modo corretto, senza infrangere la legge sentendosi protetto dall’anonimato.
La lettera raccomandata e la pec sono invece gli unici atti che sortiscono un effetto legale: l’interruzione dei termini di prescrizione (approfondisci qui).
Se hai un debito assai risalente potresti pensare che dopo tanti anni (ad esempio 10) il debito sia prescritto, ma se ci sono delle lettere idonee a interrompere la prescrizione ciò non avviene.
Inoltre, potrebbero presentarsi alla porta della tua abitazione dei soggetti che si qualificano come esattori. Questi in realtà non hanno alcun potere: non sono pubblici dipendenti, non hanno il potere di perquisirti o introdursi all’interno dell’abitazione. Si tratta di semplici dipendenti della società di recupero crediti. In altre parole, non sei tenuto ad aprire la porta di casa.
Approfondisci qui: Esattore domiciliare chi è, cosa può fare e come difendersi
Se anche questo tentativo si rivela infruttuoso, allora il passo successivo per tentare di ottenere l’adempimento dell’obbligazione è quello d’incaricare un avvocato. Questo esercita azione legale, tramite un decreto ingiuntivo.
Le telefonate possono essere fastidiose, fino a diventare lesive della sfera personale del debitore. Addirittura in alcuni casi si arriva a contattare il datore di lavoro o i famigliari del debitore. Quindi è essenziale conoscere i propri diritti.
L’autorità garante per la privacy ha fissato una serie di regole che le società devono rispettare per non incorrere in sanzioni.
Non possono, senza autorizzazione, registrare le telefonate in quanto violano la privacy. Il numero deve essere visibile e le telefonate devono avvenire nel rispetto della persona del debitore, quindi con un linguaggio corretto, non intimidatorio, non devono essere troppo frequenti o avvenire in orari inopportuni.
Ci sono degli strumenti legali che l’ordinamento mette a disposizione per proteggersi da queste pratiche scorrette che possono configurare i reati di molestie e stalking. A tal fine si consiglia di registrare le chiamate, per avere delle prove da fare valere in giudizio al momento opportuno.
Quali sono i rimedi a disposizione del debitore contro le pratiche scorrette?
Il debitore può innanzitutto mandare raccomandata alla società di recupero crediti denunciando i fatti accaduti. Poi, come già accennato, registrare le telefonate e bloccare le chiamate laddove dovessero divenire inopportune. Si può trascrivere la data e il luogo della telefonata. Non cedere a richieste come quella di pagare una sola rata. Nel caso in cui si verificassero gravi irregolarità bisogna rivolgersi direttamente a un avvocato per ottenere tutela. Il recupero crediti può andare incontro a sanzioni penali e civili, che possono comprendere anche il risarcimento dei danni.
Interessi moratori e conseguenze dal mancato pagamento
Quando non si paga, si perde la possibilità di adempiere a rate e in più si aggiungono alla somma iniziale e agli interessi convenzionali gli interessi moratori che derivano dall’inadempimento.
In più, si aggiungono anche tutta una serie di penali, che possono fare lievitare anche di molto la somma finale da pagare.
Un tuo diritto è quello di verificare in cosa consiste esattamente il tuo debito, e soprattutto che ci siano le condizioni per chiedere l’adempimento e cioè che il debito sia scaduto, liquido ed esigibile.
Come uscire dalla situazione di sovra-indebitamento
Innanzitutto, bisogna contestare gli interessi. E ciò può avvenire per vari motivi, ad esempio indeterminatezza, usura e altre anomalie legate alle voci di costo.
Inoltre, è possibile trovare un accordo con i creditori.
Hai la possibilità inoltre di chiudere a saldo e stralcio, chiudendo con una % di sconto.
Un’altra soluzione è quella di pagare in modo dilazionato, versando un acconto iniziale.
Tutte queste soluzioni richiedono però l’intervento di un professionista esperto che sappia valutare la situazione specifica e quindi individuare le possibili soluzioni per uscire al meglio possibile dalla situazione di sovra-indebitamento.