Proprietari di beni mobili e immobili, vorrebbero premunirsi da un possibile futuro pignoramento e per questo si chiedono “Come rendere i beni impignorabili?”
Le soluzioni possibili affinché non avvenga il pignoramento sono tante, tra queste:
- il fondo patrimoniale;
- il trust;
- l’affidare i beni a società;
- l’utilizzo del vincolo di destinazione;
- l’intestare un bene ad un’altra persona.
C’è da dire che il Codice di Procedura Civile, ossia l’articolo 514, considera già alcuni beni impignorabili.
Per bene non pignorabile s’intende ciò che viene considerato indispensabile per sopravvivere, e rientrano in questa categoria la biancheria, i viveri, gli oggetti sacri e i combustibili necessari per il sostentamento mensile. Inoltre, vengono considerati beni impignorabili anche le armi detenute per ragioni di pubblico servizio e gli animali all’interno delle mura casalinghe.
Se i beni descritti sopra non possono essere pignorati, come rendere i beni impignorabili che non rientrano nell’articolo 514? Lo spiegheremo in modo dettagliato in questo articolo.
Ti potrebbe interessare anche: Quali sono le polizze impignorabili
Come rendere i beni impignorabili con il fondo patrimoniale
Per rendere i beni impignorabili con il fondo patrimoniale possono essere vincolati ai soli bisogni familiari. Possono farlo entrambi o uno dei due coniugi, ma anche un soggetto terzo. In questo caso, serve un atto pubblico o testamento per costituire tale soggetto.
A ricadere all’interno del fondo patrimoniale sono beni mobili e immobili e titoli di credito, che entreranno sotto l’egida di entrambi i genitori. Tali beni saranno soltanto utilizzati per soddisfare i bisogni familiari.
Il fondo patrimoniale venne introdotto nel 1975 durante la riforma del diritto di famiglia e stabilisce che ad accertarsi della provenienza dei beni tutelati deve essere un notaio.
Dopo 5 anni esatti dalla costituzione, l’atto del fondo patrimoniale può essere revocato soltanto dimostrando che la persona artefice della costituzione stessa non possiede più altri beni papabili di pignoramento. Ciò evidenzia che il fondo patrimoniale era nato con intenti fraudolenti, ossia la persona che lo ha costituito voleva soltanto tenere lontani i creditori dal suo patrimonio.
Leggi anche: Quali sono i beni che possono essere pignorati
Rendere i beni impignorabili con il trust
Si tratta di separare determinati beni dal patrimonio di un soggetto. Tali beni saranno gestiti da una terza persona o da una società professionale. Il patrimonio verrà gestito fino a una certa data, che viene di solito stabilita in sede di costituzione. Di solito il trust si attiva in presenza di un patrimonio molto consistente ed è assolutamente legittimo.
Affidare i beni impignorabili a una società
Gli imprenditori sono sottoposti a una certa percentuale di rischio durante la gestione della loro attività, per questo è necessario capire come rendere i beni personali impignorabili.
Una soluzione potrebbe essere quella di costituire una società con personalità giuridica a cui assegnare i propri beni. In questo modo, un creditore non può rivalersi su di essi poiché è sopraggiunto una sorta di passaggio di proprietà tra due soggetti con personalità giuridica ben distinta e separata.
Una soluzione a metà questa, poiché da un lato tutela dall’esecuzione forzata la persona fisica, ma dall’altro espone al rischio i beni appartenenti alla società.
Utilizzare il vincolo di destinazione
Un’altra soluzione per rendere i beni impignorabili è quella di utilizzare il vincolo di destinazione. Il titolare di un bene mobile o immobile deve recarsi da un notaio e tramite atto pubblico apporre un vincolo specifico sul bene o i beni in questione. Trascorsi i 5 anni, il vincolo può essere revocato.
Intestare il bene a una terza persona
Il bene si può rendere non espropriabile intestandolo a una terza persona. Conviene sicuramente a chi passa il testimone dei propri beni ad altro soggetto, svincolandosi così dalla probabile pretesa dei creditori, ma non assicura a quest’ultimo.
Solitamente, tale soggetto è un familiare, e l’intestazione avviene tramite vendita o donazione. La prima ipotesi è la più praticata poiché rende difficile al creditore raccogliere la documentazione che attesti lo stato di indebitamento del venditore.
Invece, la donazione non prevede tale procedura, e il creditore a distanza di un anno ha la facoltà di procedere col pignoramento senza aver bisogno di una requisitoria.
Approfondisci anche: Cos’è l’opposizione a pignoramento presso terzi