Che cos’è un assegno bancario?
L’assegno bancario è un titolo di pagamento che consente al titolare di un conto corrente (traente) di disporre il trasferimento di una somma di denaro a favore di un beneficiario. Questo strumento viene emesso dalla banca (trattario) su richiesta del correntista e rappresenta un metodo di pagamento alternativo al contante.
Gli assegni bancari sono spesso utilizzati per transazioni di importo elevato o per pagamenti differiti, grazie alla loro tracciabilità e sicurezza. Tuttavia, per evitare il rischio di scoperti, è essenziale che il conto corrente disponga dei fondi necessari al momento dell’incasso.
Differenza tra assegno bancario e assegno circolare
Una delle principali differenze tra assegno bancario e assegno circolare è che, mentre l’assegno bancario è garantito solo dalla disponibilità del conto del traente, l’assegno circolare è emesso direttamente dalla banca che ne garantisce il pagamento. Questo lo rende una forma di pagamento più sicura rispetto all’assegno bancario.
Tipologie di assegni bancari
Gli assegni bancari possono essere di diversi tipi:
- Assegno trasferibile: può essere girato a un altro soggetto tramite firma sul retro.
- Assegno non trasferibile: può essere incassato solo dal beneficiario indicato.
- Assegno scoperto: quando il conto corrente non dispone di fondi sufficienti a coprire l’importo.
- Assegno postdatato: emesso con una data futura, pratica illegale in Italia.
Conoscere queste differenze aiuta a utilizzare l’assegno in modo corretto e conforme alle normative.
Come compilare un assegno bancario
Compilare un assegno bancario in modo corretto è fondamentale per garantire la validità del titolo e la sua incassabilità. Ecco i campi che devono essere completati:
- Luogo e data di emissione: indicare il comune e la data esatta in cui l’assegno viene rilasciato.
- Importo in cifre e in lettere: deve essere scritto in modo chiaro, con due decimali anche se pari a zero.
- Nome del beneficiario: specificare il destinatario del pagamento.
- Firma del traente: la firma del titolare del conto è indispensabile per rendere l’assegno valido.
Un assegno compilato in modo errato può essere rifiutato dalla banca, quindi è importante prestare attenzione ai dettagli.
Clausola “non trasferibile” e girata
Di norma, gli assegni bancari riportano la dicitura “non trasferibile”, il che significa che possono essere incassati solo dal beneficiario indicato. Se si desidera emettere un assegno trasferibile, occorre farne richiesta alla banca e pagare l’imposta di bollo. In tal caso, l’assegno può essere girato ad altri soggetti mediante apposizione della firma sul retro.
Validità e scadenza dell’assegno bancario
La validità di un assegno bancario dipende da dove viene presentato per l’incasso:
- 8 giorni se è presentato nella stessa piazza della banca emittente.
- 15 giorni se è presentato in una città diversa da quella della banca emittente.
- 6 mesi dalla data di emissione, trascorsi i quali l’assegno scade e non è più incassabile.
Se un assegno non viene incassato entro i termini stabiliti, il beneficiario può comunque tentare di recuperare il pagamento rivolgendosi direttamente al traente.
Assegno scoperto: conseguenze e rischi
Un assegno scoperto è un titolo privo di copertura sul conto del traente. Se il beneficiario presenta un assegno scoperto per l’incasso, la banca può rifiutare il pagamento e segnalare il titolare del conto alla Centrale d’Allarme Interbancaria (CAI). Le conseguenze possono includere:
- Iscrizione nella CAI per un periodo di 6 mesi.
- Sanzioni pecuniarie e obbligo di pagamento dell’assegno con penale.
- Interdizione dall’emissione di assegni per un periodo determinato.
- Assegno scoperto: se il conto non ha fondi sufficienti, il beneficiario può non ricevere il pagamento.
- Protesto: in caso di mancato pagamento, l’assegno può essere protestato con conseguenze legali per il traente.
- Contraffazione: gli assegni possono essere falsificati, quindi è importante verificarne l’autenticità.
Per ridurre questi rischi, è consigliabile:
- Evitare di accettare assegni da sconosciuti.
- Verificare sempre la copertura dei fondi prima di accettare un assegno.
- Preferire assegni non trasferibili per maggiore sicurezza.
Per evitare queste problematiche, è importante verificare sempre la disponibilità dei fondi prima di emettere un assegno.
Come incassare un assegno bancario
L’incasso di un assegno può avvenire in due modi:
- In contanti: recandosi presso la banca emittente.
- Versamento su conto corrente: depositando l’assegno nel proprio conto bancario, anche tramite sportelli ATM abilitati.
Nel caso di assegni non trasferibili, solo il beneficiario indicato potrà incassare la somma. Per gli assegni trasferibili, è possibile girare l’assegno a un terzo soggetto che lo incasserà al posto del primo beneficiario.
Tempi di accredito
I tempi di accredito di un assegno bancario dipendono dalla banca e dalla tipologia dell’assegno:
- Assegni su stessa banca (Assegni su piazza) : accredito in 1-2 giorni lavorativi.
- Assegni di altre banche: accredito in 4-5 giorni lavorativi.
- Assegni fuori piazza: accredito in 7-10 giorni lavorativi.
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Assegni bancari esteri: tempi più lunghi, anche fino a 30 giorni.
Il beneficiario può depositare l’assegno presso lo sportello della propria banca o utilizzando il servizio di versamento assegni al bancomat. Per gli assegni circolari, i tempi di accredito sono generalmente più rapidi rispetto agli assegni bancari.
L’assegno bancario è uno strumento di pagamento sicuro e tracciabile, ma è necessario compilarlo correttamente e rispettare le normative bancarie per evitarne l’annullamento o il rifiuto all’incasso. Per maggiore sicurezza nelle transazioni, è possibile utilizzare un assegno circolare, garantito dalla banca emittente. In ogni caso, è consigliabile sempre verificare la copertura del conto prima di emettere un assegno per evitare problemi di assegni scoperti e relative sanzioni.